Mi hai incuriosito e sono andato a controllare sul sito della mia prossima maratona (Ginevra). Lì lo chiamano Pack Premium e fra i vari servizi compresi nell'offerta c'è anche la "collation d’avant course proche de la ligne de départ" . Penso non serva la traduzione ...
corro da 20 anni e mai avrei la faccia tosta di partire nella prima griglia solo perché ho pagato l'iscrizione VIP. E' come fare il PB in una gara accorciando il percorso
A volte si ha proprio la percezione sgradevole che cerchino di trasformare lo sport in qualcosa di elitario dove chi ha soldi ne può godere di più e meglio. Che facciano questo nell’ambito dello sport più popolare di tutti (per costi di accesso ecc) è un brutto segnale. O forse non è brutto ma a me non piace
Che poi: se l’iscrizione VIP si limitasse al bagno privato, o a una “premium experience” in fatto di, che so, tour della città che ospita la gara nel giorno precedente, o comunque qualsiasi attività con un impatto economico e sociale positivo sulle attività locali, mi andrebbe pure bene. Qualcuno lo fa all’estero. Ma perché mettere in mezzo i meriti sportivi?
Non so bene come reagire all'iscrizione VIP 😅 se ridere o scuotere la testa. Ho notato proprio di recente che una gara alla quale mi sono iscritta, fuori Italia, proponeva iscrizione "basic" e iscrizione "enhanced", ma la posizione in griglia non c'entra, riguarda invece avere o no la maglietta. Cosa che francamente non mi pare neanche male visto che la maggior parte delle maglie è brutta e difficilmente le rimetto (lo dico? Lo dico: è uno spreco abnorme). Più che aggiungere qualcosa alla enhanced, quindi, di fatto scontano l'iscrizione senza maglia. Non so se sia una strategia vincente, o anche solo sensata dal punto di vista del marketing, ma è la prima volta che mi capita di imbattermi in una scelta simile.
Ciao Sara, bello lo spunto sulla gara enhanced! Che tra l’altro, riprendendo il lessico del doping, “enhanced” è uno dei termini utilizzati per definire l’atleta che performa sotto uso di farmaci - e, con tutti i problemi e le sfumature del caso, ad oggi l’idea dell’atleta enhanced rimanda a categorie morali per lo più negative.
Potevano chiamarla in tanti modi (VIP, plus, premium, super), ma hanno scelto enhanced. Le parole hanno un peso, non importa che sia leggero, ma c’è!
Mi hai incuriosito e sono andato a controllare sul sito della mia prossima maratona (Ginevra). Lì lo chiamano Pack Premium e fra i vari servizi compresi nell'offerta c'è anche la "collation d’avant course proche de la ligne de départ" . Penso non serva la traduzione ...
corro da 20 anni e mai avrei la faccia tosta di partire nella prima griglia solo perché ho pagato l'iscrizione VIP. E' come fare il PB in una gara accorciando il percorso
A volte si ha proprio la percezione sgradevole che cerchino di trasformare lo sport in qualcosa di elitario dove chi ha soldi ne può godere di più e meglio. Che facciano questo nell’ambito dello sport più popolare di tutti (per costi di accesso ecc) è un brutto segnale. O forse non è brutto ma a me non piace
L'iscrizione VIP = monetizzare tutto, monetizzare sempre.
Come distruggere a passione.
Che poi: se l’iscrizione VIP si limitasse al bagno privato, o a una “premium experience” in fatto di, che so, tour della città che ospita la gara nel giorno precedente, o comunque qualsiasi attività con un impatto economico e sociale positivo sulle attività locali, mi andrebbe pure bene. Qualcuno lo fa all’estero. Ma perché mettere in mezzo i meriti sportivi?
Non so bene come reagire all'iscrizione VIP 😅 se ridere o scuotere la testa. Ho notato proprio di recente che una gara alla quale mi sono iscritta, fuori Italia, proponeva iscrizione "basic" e iscrizione "enhanced", ma la posizione in griglia non c'entra, riguarda invece avere o no la maglietta. Cosa che francamente non mi pare neanche male visto che la maggior parte delle maglie è brutta e difficilmente le rimetto (lo dico? Lo dico: è uno spreco abnorme). Più che aggiungere qualcosa alla enhanced, quindi, di fatto scontano l'iscrizione senza maglia. Non so se sia una strategia vincente, o anche solo sensata dal punto di vista del marketing, ma è la prima volta che mi capita di imbattermi in una scelta simile.
Ciao Sara, bello lo spunto sulla gara enhanced! Che tra l’altro, riprendendo il lessico del doping, “enhanced” è uno dei termini utilizzati per definire l’atleta che performa sotto uso di farmaci - e, con tutti i problemi e le sfumature del caso, ad oggi l’idea dell’atleta enhanced rimanda a categorie morali per lo più negative.
Potevano chiamarla in tanti modi (VIP, plus, premium, super), ma hanno scelto enhanced. Le parole hanno un peso, non importa che sia leggero, ma c’è!