Yeman va a Parigi
Il record italiano di Yeman Crippa sulla maratona urla "Parigi stiamo arrivando"
Oggi la puntata di A cosa penso quando corro? racconta una bella storia di orgoglio patriottico 🇮🇹
Nelle scorse uscite di questo appuntamento domenicale abbiamo parlato di tantissimə atletə che stanno scrivendo la storia di uno sport difficile da raccontare come la corsa su media e lunga distanza. Quasi mai abbiamo parlato di atletə italianə.
Finalmente si è presentata l’occasione per l’Italia del running di finire sotto i riflettori di questo prestigioso spazio*.
*sì, mi sono mandato a quel paese da solo.
Parliamo della recente impresa di un ragazzo del Trentino (un altro), anche lui con un nome di quelli che farebbero storcere il naso ai più indefessi difensori delle tradizioni patrie (Brambilla Fumagalli), anche lui abituato sin da giovanissimo a essere il primo azzurro a fare x negli ultimi y anni.
Yeman Crippa, che ha 27 anni ed è nato a Dessiè in Etiopia il 15 ottobre 1996 (circa 20 giorni dopo di me), ha stabilito il nuovo record italiano sulla maratona: e ha automaticamente prenotato il suo posto in griglia per le Olimpiadi di Parigi.
A chi segue anche solo minimamente l’atletica leggera le straordinarie doti di Yeman Crippa sono note: pian piano, queste straordinarie capacità si stanno rivelando anche ai non addettə ai lavori.
Oggi raccontiamo la storia di questo nuovo record italiano e di questa nuova speranza olimpica, che fa seguito alla straordinaria stagione aperta dagli azzurri sul tartan di Tokyo 2020.
Il record italiano in Maratona: Yeman Crippa
Facciamo giusto in tempo ad archiviare Sanremo, a metterci alle spalle l’ultimo weekend di feste di carnevale, ed è già ora di pensare al grande evento del 2024: le Olimpiadi di Parigi.
La velocissima Maratona di Siviglia - spostata in un pur atipico “inverno” andaluso per evitare temperature che già tra marzo e aprile sarebbero considerate scomode da professionisti e amatori - è l’occasione per tanti runner di élite di centrare l’obiettivo della qualificazione olimpica.
C’è un preciso tempo entro il quale rientrare per poter sperare di ritrovarsi in griglia a Parigi:
Per gli uomini 2:08:10;
Per le donne 2:26:50.
Le performance devono essere registrate entro il 30 aprile 2024.
In fondo alla puntata c’è un link all’articolo del Comitato Olimpico sulle soglie di partecipazione per gli eventi Track and Field.
Stabilito l’obiettivo, individuata la maratona, per Yeman Crippa - reduce da due puntatine di un mese in Kenya per forgiarsi sulle strade di alta quota su cui si sono formate le leggende del running - non resta che correre in grande stile la seconda maratona della sua carriera.
Diamo un po’ di contesto sull’atleta. Yeman Crippa è un podista di origini etiopi, vero e proprio ambassador del Trentino - vive da sempre vicino a Trento.
Il fratello maggiore di Yeman, Neka, è un atleta azzurro con tempi mica male su maratona e mezza maratona: rispettivamente 2:07:35 e 1:02:01. Sarà l’aria di montagna che forma i freak sportivi che ci stanno deliziando con le loro performance?
Non si sa. Sappiamo però che Yeman è un talento precocissimo, che già da giovanissimo si afferma nel firmamento splendente dell’atletica europea - che in questi anni sta vivendo un rinascimento attraverso le imprese delle squadre norvegese, svedese, inglese, olandese e italiana tra le altre.
In tutto questo roseo panorama, Yeman è il detentore di giusto un paio di Record Nazionali nel mezzo fondo: 10.000 metri, 5.000 metri, 3.000 metri e Mezza Maratona.
Il debutto in Maratona
Dopo un passato da campione europeo dei 10.000 metri in pista, Yeman Crippa passa alla maratona lo scorso anno - nel preparare la transizione non si fa mancare il già menzionato Record Nazionale sulla Mezza Maratona, a Napoli nel 2022 (la corre in 59:26).
L’esordio sulla maratona è a Milano: un percorso velocissimo. Ve lo dico per esperienza: non che io sia andato veloce, anzi, ma la Maratona di Milano si snoda su un tracciato completamente pianeggiante.
Il tempo finale è di 2:08:57: non male per un (allora) non-specialista della distanza, per di più all’esordio.
Curiosamente, questo debutto è due secondi più veloce dell’esordio sulla stessa distanza di Joshua Cheptegei - un altro mezzofondista specialista dei 10.000 metri, campione Mondiale, nonché detentore del record del Mondo. A Valencia, l’ugandese corre in 2:08:59.
L’enorme hype attorno al debutto di Joshua Chepetegei e, in misura minore, quello attorno al debutto di Yeman Crippa ha contribuito a creare un alone di delusione attorno alle performance dei due specialisti dei 10.000 metri
Di comune le due prove hanno una cattiva gestione delle energie, che ha portato a risultati non soddisfacenti per entrambi.
E poi c’è Siviglia
Ma di comune, le due prove hanno anche la voglia di rivalsa dei loro protagonisti, che fanno seguire alle parole post evento delle decise reazioni.
Sulle strade di Siviglia Yeman Crippa corre una grandissima gara: in controllo dall’inizio alla fine e a suo agio nella grande varietà di situazioni che si susseguono nel corso di una gara lunga come una maratona.
La gestione è magistrale: velocità di crociera fino al trentesimo, per poi chiudere gli ultimi 12 kilometri in circa 35 minuti, con un sensibile aumento di passo.
Ciò che è difficile, difficilissimo, è fatto sembrare facile.
Yeman arriva in quarta posizione con un tempo finale di 2:06:06. Significa innanzitutto che è un posto in griglia a Parigi 2024 è assicurato.
In secondo luogo, questo tempo rappresenta il record nazionale sulla maratona.
Yeman Crippa abbatte il precedente record - stabilito lo scorso anno a Barcellona da Ilias Aouani - di un minuto e dieci secondi.
Non liquidiamo questa impresa a normale amministrazione per un ragazzo abituato a macinare record su record. Correre una maratona sotto le due ore e dieci è difficile. Figuriamoci correrla sotto le due ore e sette.
Il field degli atleti che attendono Yeman a Parigi è di assoluto rilievo, e sarà popolato da ben tre atleti italiani.
Tre posti per sei atleti. Oltre a Crippa - che ha già prenotato il suo pettorale - potrebbero partire Ilias Aouani (il detentore del record strappato da Yeman), Eyob Faniel (protagonista di una grandissima prova a Siviglia, dove registra un personale di 2:07:19), Daniele Meucci (anche per lui prova fantastica in 2:07:49), il summenzionato fratello maggiore di Yeman, Neka, e Yoanes Chiappinelli - il più giovane del gruppo.
I prossimi mesi saranno decisivi per assegnare i posti a disposizione.
In attesa di Parigi
In vista dell’appuntamento Olimpico Yeman dividerà la preparazione tra il Kenya e il suo Trentino.
Lo aspettano cinque mesi per fare un altro deciso passo avanti su una distanza ostica, ma sulla quale ha dimostrato di essere a suo agio: per quanto la transizione a distanze più lunghe possa essere naturale per tanti atleti élite specialisti di medie distanze come i 10.000 metri - perso lo spunto di gioventù sulla pista, i 42 kilometri sono una grande occasione di restare ad alto livello sfruttando cilindrate fuori dal comune - le cose che possono andare storte durante il passaggio sono innumerevoli.
Il raggiungimento di un risultato soddisfacente in maratona, lo abbiamo detto, non è scontato, nemmeno per un fenomeno assoluto, abituato alla vittoria e al peso di portare record nazionali sulle spalle.
L’attitudine al lavoro e la meticolosità nella cura dei dettagli di Yeman e del suo team sono tutte nel video qui di seguito, in cui Sweat Elite racconta da vicino un allenamento durissimo tenuto in Kenya - una bella sessione di ripetute, 10x1600 metri (10x4 giri di pista di atletica, che è lunga 400 metri).
Vi lascio all’interessantissima visione, e alle parole dei protagonisti - Yeman stesso e un membro dello staff di fisioterapisti che lo segue.
Noi, come sempre, ci sentiamo domenica prossima 🏃🏻♂️🏃🏻♂️
Consigli di lettura 🏃🏻♂️
Come si arriva alle Olimpiadi?
Il sistema di qualificazione per le Olimpiadi, diviso per disciplina e genere (qui). E no, il terzino destro della squadra del paese non ce la farebbe a rientrare tra i papabili per i 100 metri, neanche se si allenasse per sei mesi.
Perché corriamo?
La newsletter di
- atleta straordinario e prima ancora inesauribile vulcano di idee - è veramente una di quelle a cui vale la pena iscriversi (per non parlare del suo canale YouTube).🏃🏻♂️ Ti è piaciuta A cosa penso quando corro?
Se questa puntata ti è piaciuta e ti va di sostenere questo progetto, sostieni A cosa penso quando corro? letteralmente al prezzo di un caffè al bar.
Come puoi sostenere il progetto?
Se non lo hai ancora fatto, iscriviti alla Newsletter: ogni iscrizione è importante, mi motiva a credere in questo progetto.
Condividi A cosa penso quando corro? con amici, parenti, contatti, su Instagram, Twitter, Facebook, in un balletto su TikTok. Vedi tu!
Il mio profilo Instagram: @ban.zo_
Lusingato. 🙏