La doccia fredda
Dopo 3 settimane di doccia fredda condivido qualche opinione su una abitudine giornaliera che spero di aver capito fino in fondo, una volta per tutte.
Sono tre settimane esatte che ho ripreso l'abitudine di cominciare le mie giornate con una doccia fredda.
E ridaje. C'è ri-cascato, in queste abitudini di dubbissima utilità. Quel tipo di consigli che compaiono su qualche pagina Instagram, o blog con nomi grotteschi, come mindset_milionario.
Beh sì, lo ammetto: ci ero cascato nel 2020, primo lockdown. Mi giustifico pensando che, in fondo, chi è che non ha iniziato qualcosa di più o meno stupido durante quello sciagurato periodo?
In questi contesti da billionaire lifestyle la doccia fredda era tendenzialmente inserita in una routine che solitamente comprende:
1. Svegliarsi alle 3 del mattino;
2. Meditare;
3. Allenarsi per 4 ore;
4. Fare una doccia fredda, appunto;
5. Pregare;
6. Non mangiare carboidrati;
7. Tenere un diario della gratitudine;
8. Passare il resto della giornata a lavorare come pazzi;
9. Non provare emozioni.
Il risultato?
Rientrare nell'1% degli esseri umani "migliori" - il sottotesto recitava: migliori perché più ricchi. Secondo questi "guru" seguire queste abitudini routinarie è la via preferenziale per attirare soldi: stattene per 5 minuti sotto un getto di acqua gelida e sei un magnete per il grano.
No. Ho scoperto, in realtà senza grandi sorprese, che la correlazione non è così immediata.
E poi no, non voglio essere nell’1% degli esseri umani migliori. O almeno, non perché faccio la doccia fredda. Me lo immagino il mio funerale di Stato. L’eroe dai 1000 minuti sotto l’acqua fredda, l’uomo che faceva la doccia fredda.
Non penso che neanche Elon Musk sia così scemo da avere questa abitudine in effetti.
Eppure, ho ricominciato con questa pratica. Perché?
Non si tratta più di essere migliori di altri, di attrarre denaro, di essere in uno 0.5% di umani illuminati che saranno selezionati per essere salvati dall'estinzione imminente volando su Marte con Elon Musk. Si tratta di:
Un effetto sveglia generale che, almeno con me, funziona.
Un effetto sfiammante sulle articolazioni, un benessere generale che provo dopo che durante la notte i muscoli si intorpidiscono.
Un piccolo commitment di 1 minuto al giorno - niente di troppo lungo o trascendentale, basta letteralmente un minuto per questo effetto.
Un'abitudine igienica: beh, si tratta pur sempre di fare una doccia ogni mattina.
Infine, fuori dall'elenco, la doccia fredda è un'abitudine che resta scomoda, per quanto l'abitudine possa alleviare parte della scomodità.
È un po’ come uscirsene a correre una maratona. Una maratona non nasce per essere qualcosa di facile. Provoca piacere il contesto, la soddisfazione per l’impegno, la corsa è indubbiamente un’attività sana (spoiler: non se corri per 42 kilometri, o per 21 con un ginocchio fritto).
La doccia fredda entro 15 minuti dal risveglio non è esattamente un cioccolatino, o un pasticcino a fine cena.
È e resta un'abitudine scomoda, ma benefica, che scatena un effetto selvaggio, specie se inserita all'interno di una routine generale che mira proprio a ritrovare, per almeno 15 minuti della giornata, qualcosa che rechi beneficio all'animale umano - senza necessariamente appagare l’uomo nato e cresciuto nei comfort del secolo XXI.
In che senso?
Nel senso che sto cercando di ritrovare 4/5 abitudini giornaliere che facciano bene prima al corpo e che solo secondariamente ed eventualmente (e comunque non necessariamente) appaghino in qualche modo dopamina, serotonina e altre parole in -ina che stanno per effetti benefici vari.
Praticare con costanza esercizi di mobilità? Una palla incredibile. Ma: estremamente benfico per la mia salute - specie, poi, per performare correndo o sollevando pesi.
Passare del tempo seduto sul pavimento, senza cuscini né sedie? Scomodissimo. Ma: estremamente utile a dare a certi muscoli un allungamento specifico, e a sbloccare in maniera naturale alcune articolazioni bloccate dalle sedute classiche.
Praticare respirazione diaframmatica seguendo schemi e cicli di inspirazione ed espirazione? Sai che scatole. Ma estremamente comodo per sbloccare il diaframma, migliorare la respirazione intranasale, dormire meglio.
Dopo 21 giorni di pratica costante di queste piccole azioni quotidiane posso dire di starne traendo beneficio - questa settimana ho ricominciato a correre senza problemi, dormo meglio, carburo meglio durante la giornata.
Non sono nel 1% di esseri umani migliori della storia, no di certo. Per ora mi accontento di essere il 21% migliore di quanto non fossi 21 giorni fa.